La richiesta dei committenti (una coppia di artisti e commercianti) è stata quella di progettare ex novo un edificio che fosse al contempo la loro abitazione cittadina e il negozio-atelier; ma queste due parti, pur essendo collegate, non dovevano interferire. Per lo spazio abitativo le richieste erano di creare ambienti luminosi e spaziosi  per poter ricevere in qualsiasi momento della giornata e con una parte privata dedicata alla sola coppia. Per il negozio-atelier, data la dimensione, lo spazio di magazzino e di esposizione dovevano coesistere. Il lotto è di piccole dimensioni, stretto e lungo con affaccio sia su  fronte strada, sia su  interno cortile. L’idea progettuale è stata quella di giocare sui volumi creando due ambiti divisi (tramite una robusta ed articolata struttura separatoria) e  caratterizzati  compositivamente in opposizione: quello dell’abitare, leggero (strutturalmente e otticamente), luminoso e proiettato verso l’esterno  e quello dell’atelier, materico e concentrato sull’interno.