La finalità del progetto era quella di ridare “vita”alla città in cui le peculiarità storico-ambientalistiche locali diventano elemento centrale e di interazione costante con gli abitanti. A livello urbanistico si è proposta una viabilità veicolare connettiva radiale che riduca l’afflusso di traffico privato in modo direttamente proporzionale alla distanza dal nuovo centro città con poli di interscambio tra auto e veicoli ecologici. Per la viabilità pedonale, si è ripresa la tradizione della città (medievale) dei camminamenti ideando un NASTRO composto da elementi modulari di diverse larghezze, sezioni e formato da materiale ecosostenibile. Gli elementi di segnaletica e di illuminazione urbana, formati da pannelli fotovoltaici e impianti nano-eolici, costituiscono una rete produttiva di energia rinnovabile; allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza, la produzione e l’accumulo di energia pulita, è visibile, in tempo reale, su un mega display all’interno del nuovo PARCO. Il PARCO è progettato come un sistema ecologico e didattico. L’idea matrice del progetto prende spunto dall’orografica del territorio: le colline e i laghi morenici. Questi vengono reinterpretati in varia scala, in vari volumi ed in materiali diversi, creando ambiti di fruizione mista, senza mai discontinuità compositiva. Il gioco dei volumi e delle altezze permette anche di eliminare la frattura e l’incongruo rapporto tra il vuoto attuale del parco e il verticale degli edifici limitrofi interagendo come continuità orografica con la collina del centro storico. Pannelli didattici spiegano il funzionamento e le motivazioni delle strategie ecosostenibili applicate nel parco (fossi di infiltrazione, di filtrazione, bacino biotipo, bacino fitodepurazione, superfici ad assorbimento differenziato, riciclo delle acque piovane, energia eolica e solare).