La proposta Progettuale si basa su un approccio grafico reputando questo approccio quello che potesse veicolare al meglio il significato della tega dato sia il suo posizionamento, sia la tipologia di eterogenea dell’utenza fruitiva. “L’immagine deve dire più di mille parole” ed è per questo che l’idea grafica di questa targa commemorativa vuole ricordare (in una dimensione visiva contemporanea), un momento storico poco conosciuto ai più, ma non per questo meno importante e tragicamente vissuto dagli alpini: la partenza da Porta Nuova degli alpini della Tridentina per il fronte russo.
Gli elementi “forti” da noi individuati sono: 1 la partenza, 2 l’arrivo, 3 il sacrificio della Tridentina nella neve e nel gelo, 4 il sentirsi comunque italiani Alpini.
Questi 4 elementi si compongono idealmente e creano una nuova immagine grafica di “forte” impatto visivo: la lastra di marmo bianco statuario di Carrara rappresenta la pianura russa (2), su questa lastra un’incisione nera rappresenta, in prospettiva, il binario della ferrovia che “muore” in lontananza (1). Il binario graficamente si trasforma in “Penna Nera” e la “nappina” diventa un foro nella stessa lastra candida, una ideale sepoltura della Tridentina ricordata dal distintivo riportato sul fondo del foro stesso che ha l’anello dello spessore colorato di rosso(3). La lastra di marmo bianco viene appoggiata su di una lamiera verde (colore degli alpini) sulla quale viene inciso il testo della lapide stessa. L’insieme cromatico della targa (lastra di marmo bianco, il bordo rosso del foro e lamiera di fondo verde) ricorda, in maniera non banale e scontata, l’italianità del tricolore (4).